| Dove c'è Gea c'è casa, ma in affittodi Marco Liguori e Salvatore Napolitano«Papà, me lo dai l'appartamento?». E' una frase ricorrente 
        in molte famiglie benestanti. Se il rampollo ha bisogno, un piccolo aiuto 
        non gli si può negare. Nel nostro caso, la famiglia in questione 
        è composta da un padre e da una figlia, i cui nomi sono molto noti 
        e influenti: l'uno è Cesare Geronzi, presidente del gruppo Capitalia, 
        a cui fa capo anche la Banca di Roma. L'altra è la primogenita 
        Chiara, giornalista del Tg5. L'appartamento si trova in una zona centralissima 
        della Capitale: è infatti al secondo piano del numero 35 di vicolo 
        Barberini. E' davvero molto spazioso: circa 180 metri quadrati, suddivisi 
        tra salone pranzo, due camere, cucina e doppi servizi. L'episodio risale 
        alla metà di gennaio del 2001. La Gea World sarebbe nata soltanto 
        qualche mese dopo, ad ottobre, ma erano già operative le due società 
        che le avrebbero dato vita: la Football Management di Alessandro Moggi, 
        figlio di Luciano, direttore generale della Juventus, nata nel 1994, e 
        la General Athletic, fondata nell'ottobre 2000, controllata al 20% ciascuno 
        da Andrea Cragnotti (figlio di Sergio), Francesca Tanzi (figlia di Calisto) 
        e Chiara Geronzi, e al 40% dalla fiduciaria del gruppo Capitalia, Romafides, 
        schermo per il socio occulto che è da tempo oggetto di curiosità 
        anche in Parlamento. La General Athletic era alla ricerca di una sede 
        sociale per cominciare la propria attività: l'appartamento di vicolo 
        Barberini sembrava perfetto. Anche perché il suo proprietario era 
        la Banca di Roma. Ma non sarebbe stato elegante un passaggio diretto tra 
        padre e figlia: a quel tempo, infatti, Chiara Geronzi era presidente del 
        consiglio di amministrazione della General Athletic. Meglio cancellare 
        qualche traccia: la soluzione fu rapidamente trovata. A dare in affitto 
        l'abitazione fu la Cornice Immobiliare, mandataria dell'istituto presieduto 
        da Cesare Geronzi. A firmare il contratto come conduttore fu Tommaso Cellini, 
        all'epoca fresco ex-direttore marketing della Lazio, che aveva ricevuto 
        un mandato speciale dalla stessa Chiara Geronzi per concludere l'affare. 
        Ma il colpo di genio fu nel concedere i locali per uso abitativo: un modo 
        per fissare un canone più vantaggioso per l'affittuario. Non solo, 
        ma nell'articolo 3 del contratto di affitto è stato reso esplicito 
        il «divieto al conduttore di qualsiasi diversa destinazione anche 
        parziale o temporanea dell'unità immobiliare locata». (Fonti: www.ilmanifesto.it) 
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